Web e minori: il lato oscuro della rete

Ogni giorno, nel mondo, sono 175.000 i minori che si connettono per la prima volta al web e la loro età media va sempre di più riducendosi; maggiore è il livello sociale delle famiglie di appartenenza più bassa è l’età del minore che per la prima volta accede alla rete.

Fenomeni di cyber bullismo generati da un uso distorto della “ragnatela globale” (www), applicazioni apparentemente destinate all’utilizzo dei minori e servizi apprestati da operatori “sciacalli” attaccano costantemente e con sempre maggiore veemenza i minori.

Queste le ragioni che hanno indotto l’Associazione Futuro@Forense porre mano all’organizzazione dell’evento formativo denominato “Web e minori: il lato oscuro della rete”.

Il 23 ottobre in Bari, presso la biblioteca del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, si sono confrontati avvocati ed operatori del settore con i relatori Antonio Procacci e gli avvocati M. Antonietta Rita Labianca e Barbara De Lorenzis.

Dopo i saluti istituzionali, portati dal Consigliere dell’Ordine avv. Nicola Zanni in sostituzione del Presidente Stefanì impossibilitato a presenziare per concomitanti ed inderogabili impegni istituzionali, nonché quelli dell’avv. Raffaele Magarelli segretario dell’associazione Futuro@Forense i lavori hanno avuto inizio con la relazione del giornalista Procacci.

Interessante e foriera di utili spunti la prolusione del Dr. Antonio Procacci il quale preliminarmente ha ricordato le norme deontologiche – in materia di tutela dei minori – alle quali i giornalisti sono soggetti, ponendo l’accento sull’effettività ed efficacia delle regole allo stato in essere, per poi esaminare casi concreti.

Ne è nato un vivace dibattito tra il relatore e l’attento uditorio il quale non ha perso occasione di evidenziare l’eterea tutela apprestata nei confronti dei migranti minori esposti in spregio alle norme cogenti in materia di tutela dell’immagine.

Si è anche discusso del fenomeno mediatico rappresentato dalla giovane Greta Thunberg la cui immagine riecheggia da lunga pezza rimbalzando dalle riviste ai telegiornali italiani, tanto in pacifico contrasto con le norme deontologiche apprestate dal codice deontologico e della Carta di Treviso.

Appassionato ed appassionante l’intervento dell’avv. Barbara De Lorenzis chiamata ad aggiornare sulle insidie del web e profili di responsabilità civile e penale; la relatrice dopo aver ricordato e chiarito genesi e sviluppo dei maggiori fenomeni atti a originare fenomeni di bullismo e cyberbullismo prodotti dalla rete (Blue Whale Challenge, Pull a pig etc.etc.) ha ricordato gli istituti posti a salvaguardia e tutela dei minori richiamando le ultime pronunce giurisprudenziali.

All’avvocato Maria Antonietta Rita Labianca il compito di chiudere i lavori con un’altra interessantissima relazione avente ad oggetto “Abusi su minori e web: tecniche di investigazione”.

Un plauso particolare deve essere riconosciuto all’avvocato Labianca capace di riferire ed aggiornare la platea su argomenti estremamente complessi non tanto riguardo all’aspetto giuridico, quanto piuttosto rispetto a quello morale con grande pacatezza espositiva e lodevole lucidità.

Al termine dei lavori si è sviluppato un interessante dibattito e confronto interrotto solo dallo scadere del termine prefissato per la chiusura dei lavori.

Michele Rubino

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