La poltrona e chi vuole sedersi sopra

La poltrona, qualunque essa sia, fa gola a chi, come me, non ha né arte né parte.
Mi lamento se non riesco a sedermi sulla poltrona perché la colpa è sempre del destino infame e perché il mondo non capisce la mia sensibilità di somaro.
Eppure io capisco tutto, dall’alto del mio non far nulla dalla mattina alla sera.
L’abecedario che avevo, l’ho dato ed ora posso parlare di Cassa Forense perché io sono bravo, a prescindere da tutto.
Leggi, regolamenti, Costituzione, che cosa sono? Sono zucchero filato?
Ma ora basta a parlare; devo andare nel paese dei balocchi dove mi aspettano tanti asini che, come me, devono scrivere su Facebook e sui social, senza capire nulla di ciò che scrivono.
Il mondo inizia e finisce ai miei problemi, altro che collettività.
La politica è tutela dei miei interessi.
E la poltrona è la mia massima aspirazione.

Lucignolo

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