Fare bene non sta bene, fare male non c’è male

Complice la “sindrome del Grinch” particolarmente attiva nel periodo pre natalizio, in un noioso pomeriggio di un dicembre qualunque mi sono trovato a riflettere sull’innaturale sentimento della bontà.
Sia chiaro, IO rivendico il diritto ad essere cattivo, cinico e spietato.
Rivendico il naturale istinto di sopraffare il più debole, calpestare il mio simile e questo in ossequio al mio incondizionato diritto alla sopravvivenza.
Pretendo di poter ridere delle altrui disgrazie, sottomettere ed asservire il prossimo alle mie personalissime ambizioni ed esigenze.
Disprezzo i buoni, quelli che porgono l’altra guancia e quelli che dicono sempre si.
Fatevene una ragione, la natura umana è egoistica; tutte le azioni dell’uomo rispondono all’istinto di sopravvivenza ed a quello di
sopraffazione. È il reciproco timore che induce gli uomini a legarsi in amicizie.

Bellum Omnium Contra Omnes

Questa è la condizione umana dove nessuna legge ha il diritto di stabilire dove risieda la ragione e dove il torto, ma unicamente il diritto di ciascuno su ogni cosa.

Dimenticavo,
“Se fai finta di essere buono, il mondo ti prende molto seriamente. Se fai finta di essere malvagio, il mondo non ci crede. È sbalorditiva la stupidità dell'ottimismo.” (Oscar Wilde).

Fidatevi, io sono il Grillo

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