L’Edilizia Giudiziaria nella “Giornata della Avvocatura”

In occasione della Giornata della Avvocatura, dal titolo “La Avvocatura incontra la Politica e i Cittadini”, in occasione della quale il delegato CNF (il quale si era manifestato entusiasta della iniziativa) non ha inteso presenziare per ragioni istituzionali (evidentemente quelle ragioni valide il 20 ottobre non erano ostative ad agosto scorso), i quattro eventi in programma hanno trovato il gradimento degli intervenuti.

Il terzo evento in programma, dal titolo “Edilizia Giudiziaria, Avvocatura e comunità cittadina ha visto la partecipazione interessata ed accorata di chi è estraneo al mondo della Avvocatura.

Al netto delle considerazioni sugli interventi dei relatori e del pubblico intervenuto (considerazioni decisamente positive; in fondo, si è avuto modo di esprimere le proprie opinioni circa un argomento – l’Edilizia Giudiziaria, appunto – decisamente divisiva), si è avuta la conferma della giustezza della formula adottata dagli organizzatori, per gli eventi della giornata. Non più relazioni quasi pontificali che tendono quasi ad una conventio ad excludendum di chi addetto ai lavori non è, ma coinvolgimento di quei soggetti cui la Avvocatura dice di guardare per la tutela dei diritti (i cittadini) e di cui la stessa Avvocatura dice di voler fare parte, spesso supinamente adagiandosi ai voleri del “potente di turno” (la Politica).

Ne è venuto fuori un bel dibattito che ha dimostrato come vi sia la necessità di un confronto costante tra cittadini e politica, di cui la Avvocatura deve farsi portatrice (anche critica), ma sempre nello spirito che deve animare gli Avvocati.

Esperienza positiva, sicuramente; esperienza sicuramente da ripetere. Cosa si è capito? Tanto, tantissimo. In particolare, si è compreso che la Avvocatura non deve farsi passare sulla testa, decisioni che in altre sedi altri adottano. E si è compreso che i cittadini nella Avvocatura hanno un alleato e non un nemico da blandire, quando si tratta di tutelare interessi propri, ma da maltrattare quando conviene loro (cioè quando bisogna contestare le parcelle).

Ben vengano queste manifestazioni allora; certi che

NOI CI SIAMO

Nicola Zanni

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