Decennale della Giornata Regionale contro le Solitudini

Si è svolta in data 27/09/2021 presso l’Università degli Studi di Bari Aula Aldo Moro la “Giornata Regionale contro le Solitudini” istituita nel 2012 (giunta dunque al suo decennale) da una idea dell’artista pugliese Daniela Baldassarra e sposata da Giraffa Onlus che, ogni anno, richiama l’attenzione sulla tematica delle varie forme di solitudine.

Quest’anno, in occasione del suo decennale, si è scelto di coinvolgere anche l’Università degli Studi di Bari (che ha ospitato l’incontro e che si ringrazia) nonché il C.U.G. ovvero il neo istituito – presso l’Università degli Studi di Bari – Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità guidato dalla professoressa Aurora Vimercate.

Chi scrive vi ha partecipato in qualità di componente del Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Bari insieme alla Presidente avv. Giovanna Brunetti e alla componente avv. Alessandra Abbatescianni.

I saluti istituzionali sono toccati ovviamente al Magnifico Rettore prof. Stefano Bronzini, il quale – tra l’altro – ha riportato una statistica secondo cui le studentesse universitarie si laureano mediamente prima e con voti più alti rispetto ai colleghi uomini ma che, questo “divario” si perde subito dopo quando cioè i laureati si immettono nel mondo del lavoro.

In questa fase, infatti, si assiste ad una inversione di tendenza ovvero meno donne assunte o se assunte lo sono ad una età maggiore rispetto a quella degli uomini, perché le donne a volte hanno difficoltà a coniugare il lavoro alle altre aspettative della vita.

Quasi che l’essere multitasking (termine ormai entrato nel gergo comune) impedisca alle donne di realizzare a pieno i propri progetti, in quanto gli uomini, dedicandosi in modo esclusivo ad una sola cosa per volta, scelgono di concentrare l’attenzione sulla ricerca di un lavoro.

Dopo i saluti istituzionali sono intervenute diverse autorità della politica locale: nell’ordine l’assessore al Welfare della Regione Puglia dott.ssa Rosa Barone, la quale insieme alla dott.ssa Titti De Simone, Consigliere del Presidente Michele Emiliano per l’Attuazione del programma di governo regionale, hanno parlato del progetto volto alla creazione della “Agenda di Genere”.

Vi sono infatti varie forme di solitudine – sia maschile che femminile – che sono oggi ancora più aggravate dalla povertà che, certamente, crea altre ed ulteriori forme di esclusione e di solitudine, tutte disparità che vanno combattute e che, tra qualche anno, presenteranno il conto dopo l’esperienza del lock down.

L’assessore alla Cultura di Bari dott.ssa Ines Pierucci, nel suo intervento, si è soffermata sul tema della diversità quella cioè che deve allontanarsi dagli stereotipi legati ai colori, ma che deve invece guardare alle cose e alle situazioni da un punto di vista completamente nuovo: non più la favola in cui Cenerentola o “la principessa” viene salvata dal Principe “azzurro” su un cavallo bianco, bensì la storia di una “donna” che si salva da sola. Emancipazione, dunque, che passa anche dal coraggio di voler cambiare il proprio destino.

A questo intervento è seguito quello della dott.ssa Silvia Russo Frattasi in qualità di Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bari e della Presidente di Giraffa Onlus da anni impegnata nella lotta alla violenza sulle donne, la quale ha sottolineato come nel 2012 questa giornata era dedicata alla “solitudine” al singolare, ma che con il tempo e con il mutare delle situazioni, la stessa sia diventata la giornata delle “solitudini”.

Ha chiuso i lavori la attrice Daniela Baldassarra, la quale con un suo monologo dal titolo “Dante è Connesso” ci ha fornito una lettura ironica ma molto vera sulle differenze di genere e sulle dinamiche della violenza di genere, regalandoci momenti di vera ilarità e, anche per questo, la si ringrazia.

Certamente è stato un momento di incontro tra addetti ai lavori, tuttavia chi scrive si sarebbe aspettata – stante la location scelta (l’Università) e stante la scelta di coinvolgere anche gli studenti – che alla riflessione fosse dato un taglio un po’ più tecnico pratico al fine di permettere agli stessi (pochi purtroppo), in quanto la generazione di domani, di avere una maggiore consapevolezza dei dati statistici sulla realtà che ci circonda e del compito a cui sono chiamati gli operatori del diritto ovvero creare delle leggi e approntare tutti gli strumenti perché quelle leggi – che ci sono e che molti non conoscono – non restino solo un insieme di principi.

Noi ci siamo!

Eugenia Acquafredda*

* Componente CPO Ordine Avvocati di Bari – Tesoriere Futuro@Forense

Author: admin