Futuro@Forense: 2019 avanti così!

Un anno si sta per concludere, un anno che – per la nostra Associazione, dopo la sua nascita – ha costituito un banco di prova, sotto ogni aspetto (organizzativo, numerico, politico). E, come ogni anno che si rispetti, si devono tirare le somme.

In gergo tecnico, si dice che, alla fine di ogni anno solare, si deve stilare un bilancio sì da verificare se l’anno è stato positivo o negativo, sì da comprendere cosa c’è da modificare per migliorare, sì da adottare eventuali contromisure per evitare il peggio o per continuare sulla strada migliore.

In questo anno, ad onor del vero, abbiamo vissuto momenti particolarmente positivi e li abbiamo vissuti con molto entusiasmo.

Innanzi tutto, a Gennaio 2019 abbiamo avuto le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari (a seguito della entrata in vigore della nuova Legge Professionale e dopo la brutta parentesi dovuta al commissariamento del COA come seguente la arcinota sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, nel 2017, dichiarativa della nullità delle elezioni svolte a Marzo 2015 con un regolamento elettorale nullo e nonostante i più lungimiranti – o, forse, semplicemente, i più pazzi anche dal letto di morte stessero chiedendo prudenza e buon senso). E, contemporaneamente alle stesse, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Comitato Pari Opportunità.

In entrambe le competizioni elettorali, la nostra Associazione ha partecipato con una propria lista autonoma ed in perfetta solitudine, consci che avremmo dovuto assumerci la responsabilità delle nostre azioni, che il nostro programma, laddove eletti, sarebbe stato portato avanti con la serietà che, in effetti, ci ha finora contraddistinti e che ci stavamo andando a scontrare con delle vere e proprie corazzate, noi che – al limite – potevamo contare su due barchette.

Meglio soli che male accompagnati, dice il vecchio adagio … e così è andata!

Al COA sono stato eletto (unico rappresentante di Futuro@Forense e già Consigliere uscente) con un bel consenso ed al CPO sono state elette Eugenia Acquafredda e Mari Bruscella, outsiders di tutto rispetto e che, nel CPO, hanno portato una voce dissonante e quasi “grillesca” (nel senso collodiano del termine). Ma il mio personalissimo grazie e quello di tutta la Associazione che presiedo, vanno anche (se non soprattutto) a Antonella Labianca, Betty Cascella, Pasquale Patella, Francesco Saverio Del Buono, Mimmo Armenise, Barbara De Lorenzis, nostri candidati nelle due competizioni elettorali e che ci hanno messo la faccia, a prescindere dall’esito finale e dimostrando un forte attaccamento alla Associazione ed alle idee propalate dalla stessa.

A questo proposito, mi sarà consentito una menzione personale e particolare per due nostri candidati: Raffaele Magarelli, vice – Presidente della Associazione, il quale ha sacrificato la sua posizione, mettendo la faccia in una competizione in cui era certo che ci si sarebbe fatti male (per così dire!) e Barbara De Lorenzis, che non è stata eletta per pochi voti. Ma a tutti i nostri candidati va il mio affetto ed un abbraccio grandissimo per ciò che hanno fatto.

Le elezioni di Gennaio, tuttavia, hanno rappresentato una svolta importante, nella nostra “storia”, visto che, da quel momento in poi, la nostra Associazione ha iniziato – come per incanto a volare.

Il 2019 è stato un anno importantissimo anche per la attività convegnistica della nostra Associazione con eventi che ci hanno visti impegnati (come organizzatori e/o come co – organizzatori) in eventi formativi, da Febbraio (a Monopoli) a Dicembre (ad Altamura). Ben 12 eventi (5 dei quali nelle ex sezioni distaccate – 3 a Monopoli, 1 a Noci, “territorio” di Putignano, per ciò che concerne il “circondario” di questa ultima ex sezione distaccata, ed Altamura) in cui le potenzialità del nostro Gruppo sono state espresse soprattutto grazie agli Amici che della Associazione fanno parte.

E, in occasione di questi eventi, abbiamo avuto la fortuna di avere – come relatori – tanti stimati Colleghi, Giudici, Professori universitari e Professionisti i quali, con la loro preparazione e la loro professionalità hanno dato lustro agli eventi (e, di riflesso, alla nostra Associazione).

Ciò che ha caratterizzato i nostri eventi, è opportuno ribadirlo, è stata anche la partecipazione attiva di chi “sedeva dall’altro lato del tavolo della presidenza”, di tutti quei colleghi, cioè, che – volendo presenziare ad eventi formativi giusto per adempiere ad un obbligo assurdo e da rivedere completamente (quale quello della formazione professionale, come oggi è previsto) – invece si sono sentiti coinvolti negli eventi stessi.

Gli eventi come momento di confronto e non come obbligatorio momento di noia, in cui bisogna ascoltare e non anche chiedere per togliersi i dubbi che la nostra professione quotidianamente ci fa sorgere.

E questi eventi (che noi – a Bari – abbiamo voluto sempre tenere presso la Biblioteca del COA, circondati da altissime librerie piene di libri e raccolte giuridiche) hanno avuto una splendida partecipazione di Colleghi, spingendo più d’uno a chiederci dettagliate informazioni sul nostro Gruppo e sulla nostra Associazione.

Da un punto di vista politico, al di là dell’ottimo (e per qualcuno, inspiegabile) risultato ottenuto alle elezioni che ho ricordato prima, una novità di tutto rilievo va sottolineata: la costituzione del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi che – dopo la sottoscrizione dello Statuto e dell’Atto Costitutivo, avvenuti a Roma, il 14 Settembre 2019 – vede riunite ben 10 Associazioni Forensi territoriali sparse per l’Italia. Fra queste, v’è proprio Futuro@Forense che è una delle anime del Comitato … a mò di informazione (ma con un notevole pizzico di orgoglio) posso dire che i costituenti il CNAF hanno inteso nominarmi Presidente del Comitato dei Garanti.

In pratica, posso definirmi il Presidente – depositario del rispetto delle regole: un impegno importante, certo. Ma nulla rispetto alla responsabilità che la costituzione e la partecipazione ad un consesso Forense di respiro nazionale, comportano, anche perché – per quanto ci riguarda – tutto ciò ci fa comprendere quanto Futuro@Forense sia cresciuto e quanto ancora possa crescere, consci che la strada è tutta in salita.

E poi il giornale, il nostro giornale on line e cartaceo!!

Questa è una splendida avventura che – a 6 mesi dal suo inizio – ha visto collaborare i nostri Amici di Associazione ed anche persone che, con il mondo della Avvocatura, non hanno alcunché da spartire. Il nostro giornale è aperto a tutti, lo ribadiamo. E speriamo sempre che il messaggio arrivi forte e chiaro a tutti.

Sul giornale non mi dilungherò oltre, i risultati sono sotto gli occhi di tutti (basta vedere i contatti che il nostro giornale on line ha avuto finora e che testimoniano l’attenzione e l’interesse anche di chi, pur storcendo il naso per gli argomenti trattati e per le “punture di spillo”, una occhiata la lancia sempre).

E poi l’aumento degli Amici che, oggi, compongono la “famiglia” di Futuro@Forense.

Siamo partiti, nel Maggio 2018, con 13 fondatori; oggi al netto di una uscita – siamo arrivati ad oltre 30 partecipanti a Futuro@Forense … forse perché abbiamo lavorato bene? Forse perché stiamo bene insieme? Forse perché ognuno di noi si sente parte integrante ed importante di un Gruppo (e lo è veramente, visto che ognuno di noi – con la sua esperienza e la sua sensibilità – riesce a dare un quid pluris che costituisce una marcia in più).

In chi si avvicina a noi ed entra a far parte del nostro Gruppo (che è aperto, non dimentichiamolo) vedo tanto entusiasmo. E ne siamo tutti contenti!

E soprattutto ci divertiamo!

L’anno che si chiude, è inutile negarlo, ci ha dato tante soddisfazioni; il bilancio non può che essere positivo.

Cosa chiediamo al 2020?

Chiediamo di continuare a stare bene insieme (perché questo è il segreto del nostro piccolo successo che, forse, non coincide con l’idea che generalmente si ha del “successo”) e continuare a lavorare per il bene della categoria cui apparteniamo.

Potremo piacere a qualcuno e dispiacere a qualcun altro.

Ma questo siamo noi; e come finora ci siamo stati, continueremo ad esserci.

            Nicola Zanni                     

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