Sono davvero tante le ragioni per le quali, a mio pensiero, l’estate è tra le stagioni quella più brutta;
Una tra tutte. Essa è una stagione proletaria, ed io come noto, da vecchio nobile decaduto, avverto una innata ostilità verso la plebaglia.
Badate bene la mia non è lotta di classe. La lotta è tra pari e Noi siamo al di sopra, si tratta più semplicemente di un’atavica avversione.
Durante la stagione estiva e prevalentemente nelle settimane del ferragosto, orde di moderni lanzichenecchi, nel nome di una strana democrazia per la quale TUTTI rivendicano medesimi diritti, ostentano e manifestano il loro pseudo diritto ad andare in vacanza.
Così mi ritrovo a palazzo solo e con la servitù ridotta (a causa di una ignobile sindacalizzazione) a scorrere le pagine dei maggiori social network dilettandomi in un improvvisato studio antropologico.
Odio l’estate
In uno strano gioco, la mente, apparentemente impegnata nel registrare le foto di tizia con il suo improbabile culo assorta sul bordo di una piscina a rimirar il calar del sole, la foto di Caio con gli addominali scolpiti impegnato in esercizi ginnici al pari del compianto Nino Castelnuovo (quello della pubblicità di un olio di semi, primo esempio di marketing pubblicitario) mi riporta ad una delle tante letture proibite, di quei libri assolutamente vietati e segregati nella sezione nascosta della biblioteca del castello.
E subito, quel pensiero si impossessa della mia attenzione.
“Proletari di tutti i Paesi, unitevi!”
sembra essere la massima che anima le orde di questi strani e curiosi personaggi che popolano le pagine di Facebook.
Che strana associazione mi è venuta alla mente.
Il motto con il quale si chiude il Manifesto del Partito Comunista (per intenderci, quello di Marx ed Engels) che sintetizza l’essenza dell’ideologia comunista – almeno come teorizzata – dove la classe operaia è chiamata a combattere il capitalismo per vincere la lotta di classe, con la violenta ostentazione del conquistato e effimero benessere.
Vuoi vedere che siamo in presenza dell’evoluzione della lotta di classe? Certo se la mia servitù è in vacanza a Rosa Marina, qualcosa deve esserci sfuggito.
Vuoi vedere che il capitalismo si combatte diventando capitalisti?
Quant’acqua è passata sotto i ponti della storia e, con il passare del tempo, tutta l’acqua si è miracolosamente trasformata in champagne.
Odio l’estate
La voce di Bruno Martino ha smesso di suonare ed il grammofono con il suo molesto gracidare mi ricorda che è tempo di salutare.
Tornerà un altro inverno
Cadranno mille petali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E forse un po’ di pace tornerà
democraticamente Vostro
Marchese di Carabas